Si può ancora utilizzare il servizio ContiTu per la rottamazione delle cartelle? Vediamo cosa succede per le rate successive.
Le persone che hanno aderito alla rottamazione delle cartelle nella versione della legge di bilancio 2023 devono tener cura della comunicazione ricevuta entro il 30 settembre 2023 per chi ha fatto domanda entro il 30 giugno. Nella comunicazione sono indicate le cartelle di pagamento per le quali è stata richiesta la sanatoria, la cifra dovuta e le scadenze.
Nonostante sia trascorso il termine ultimo della prima o unica scadenza, ci si chiede ancora se è possibile utilizzare il servizio ContiTu. Questo consente di pagare soltanto alcune delle cartelle o degli avvisi contenuti della comunicazione arrivata poche settimane fa.
La prima o unica rata della rottamazione, per i non alluvionati, andava pagata entro il 31 ottobre 2023 con la scadenza estesa al 6 novembre per i 5 giorni di tolleranza. Il pagamento poteva verificarsi in maniera intera oppure a rate così da rendere più semplice seguire la sanatoria. Tra le modalità era presente anche il servizio ContiTu ma ora come stanno le cose?
Rottamazione cartelle, è ancora attivo il servizio ContiTu? Ecco cosa succede per le rate successive
La rottamazione si è conclusa per chi in sede di domanda ha deciso di pagare tutto in un’unica soluzione. Prosegue il discorso per chi ha sottoscritto un accordo a rate ed ha già pagato la prima mensilità e ora si prepara in vista delle prossime scadenze, ricordando che solo un errore porta il beneficio a decadere.
Se è stata già pagata la prima rata si può ancora utilizzare il servizio ContiTu. Questo consente, a chi si trova in difficoltà, di scegliere quali cartelle presenti all’interno della comunicazione di accoglimento della sanatoria pagare e quali no. In sintesi, il servizio ContiTu garantisce di poter continuare la sanatoria solo per alcune cartelle continuano ad avere accesso a tutti i benefici instaurati dalla legge di Bilancio.
Con l’utilizzo del servizio, l’Agenzia delle Entrate rielaborerà l’importo da sostenere e definirà quello nuovo così da proseguire con il pagamento a rate. Il servizio infatti permette di rimodulare la cifra totale del piano di definizione agevolata e richiedere nuovi moduli di pagamento con gli importi aggiornati.
Per le altre cartelle riportate nella comunicazione e non inserite nel servizio, la rottamazione non produrrà effetti e il Fisco italiano riprenderà le azioni di recupero. Verranno considerati come acconti i pagamenti già versati.