A dicembre arrivano più di 150 euro nelle pensioni degli italiani. È un bonus che spetta a una categoria di persone: ecco chi può averlo.
Per gli ex lavoratori attualmente in pensione, dicembre è un mese importante perché potranno usufruire di un bonus che sarà erogato direttamente dall’INPS. Una notizia che farà tirare un sospiro di sollievo a molte famiglie dal punto di vista economico.
Sono molti i contribuenti che riceveranno nell’assegno pensionistico di dicembre 2023 non solo la tredicesima mensilità, che come ogni anno viene pagata dall’INPS, ma dallo stesso istituto avranno anche un bonus aggiuntivo di 154,94 euro. Parliamo di un versamento una tantum che riguarda non tutti i pensionati, ma solo una parte. Sono stati rivelati i requisiti necessari per poterla avere.
Pensioni, bonus tredicesima di 154,94 euro: i requisiti
Per poter prendere il bonus tredicesima a dicembre 2023 non serve inoltrare alcuna domanda. Tuttavia, i contribuenti devono avere determinati requisiti per averla nell’assegno. Per prima cosa, si tratta di una legge n° 388 del 23 dicembre 2020 la quale prevede un emolumento aggiuntivo per i pensionati che posseggono alcune condizioni prestabilite.
L’incentivo spetta a coloro che hanno uno o più trattamenti a carico AGO (Assicurazione Generale Obbligatoria), delle forme sostitutive e di tutti i fondi previdenziali, ma solo nel caso in cui il pensionato rientri in una fascia particolare. In poche parole, per il 2023 il contribuente non deve avere una pensione superiore a 7.328,62 euro annui, questo perché quest’anno il trattamento minimo mensile è stato pari a 563,73 euro al mese.
Le persone che prendono di più di 7.328,62 euro annui, ma fino a 7.482,26 euro hanno diritto a un sussidio ridotto che viene calcolato dalla differenza tra il bonus e la pensione percepita.Per calcolare l’importo della pensione annuale da cui dovrebbe derivare il diritto al bonus, bisogna pendere in considerazione non solo la pensione maturata in base ai contributi che sono stati versati, ma anche quella completata dalle maggiorazioni sociali.
Inoltre, bisogna considerare che anche il fatto che l’incentivo non viene erogato in misura fissa a tutti i beneficiari. Per il sussidio, oltre ai vincoli legati all’importo della pensione, si osservano anche i vincoli reddituali, sia del pensionato in questione che del coniuge eventuale. Il limite reddituale è sempre legato al trattamento minimo INPS. In base a ciò, quindi, il reddito annuale non deve essere superiore a 10.992,73 euro. Un limite legato solo a un singolo pensionato, perché se coniugato la cifra limite viene raddoppiata.
