I prossimi mesi saranno importanti per chi è ancora nel mercato tutelato: ecco i passi da seguire per non vedere brutte sorprese in bolletta.
I cittadini che sono ancora nel mercato tutelato dell’energia guardano con preoccupazione il momento del passaggio obbligatorio al mercato libero. Infatti, le ultime notizie evidenziano possibilità minime in merito alla richiesta di una proroga, questo perché la liberalizzazione del mercato è uno dei punti centrali nel piano che è stato presentato all’Unione Europea.
Dato l’avvicinarsi alle scadenze prestabilite è adeguato conoscere bene come comportarsi se si è ancora nel mercato tutelato. Seguendo queste indicazioni ogni famiglia collegata al mercato tutelato non avrà nessuna sorpresa spiacevole in bolletta. Vediamo insieme su quali punti bisogna fare attenzione.
Bollette, come non farsi sorprendere dal mercato elettrico: i passaggi da seguire
La liberalizzazione del mercato è un argomento che i cittadini italiani devono prendere in seria considerazione, anche perché non tutti sanno se sono nel mercato tutelato. In questo mercato tutte le tariffe sono uguali e seguono quanto fissato dall’Autorità di regolazione per energia reti e ambienti (Arera). Quindi, in prima battuta è necessario verificare nell’ultima bolletta quali sono i dati di fornitura, in genere il regime viene specificato sotto la voce “tipologia di mercato“.
Dopo aver verificato qual è il proprio regime elettrico, bisogna controllare se si rientra tra le famiglie obbligate al passaggio. Qui ci sono dei nuclei familiari definiti vulnerabili che possono continuare ad usufruire delle stesse condizioni contrattuali. Per vulnerabili si intende:
- Famiglie che vivono in una condizione economica svantaggiata;
- Età superiore ai 75 anni;
- Persone con handicap ai sensi dell’articolo 3 legge 104/92;
- Nuclei che hanno un’utenza in una struttura abitativa di emergenza o complici eventi calamitosi;
- In caso di servizio elettrico si aggiungono due disposizioni: presenza di un’utenza in un’isola minore non interconnessa e condizioni gravi di salute tali da richiedere l’uso di strumenti medico-terapeutici alimentati dalla corrente elettrica.
Se non si rientra in questi casi bisogna guardare con attenzione la scadenza del 10 gennaio per il gas e il mese di aprile per la corrente elettrica. La regola sottolinea che entro determinate date va effettuato il passaggio al mercato libero e chi non lo fa vede il servizio interrompersi con il passaggio al Servizio per le tutele graduali. Il passaggio si verifica in maniera automatica anche se bisogna sapere che non sempre il trattamento riservato è conveniente come nel mercato tutelato, perché le tariffe sono fissate dal venditore selezionato per il suo settore di riferimento. Di conseguenza, l’impossibilità di scelta potrebbe portare ad un prezzo più alto in bolletta.
L’unica soluzione se non si vuole rischiare sul Servizio per le tutele graduali è quella di accettare il mercato libero. Il passaggio è molto semplice e riguarda l’attivazione di un’offerta disponibile sul mercato. Al resto ci penserà il fornitore senza intaccare il servizio e il contatore in uso.