Una batosta per alcuni lavoratori che dovranno restituire la tredicesima mensilità in arrivo nel mese di dicembre in busta paga: ecco a chi riguarda.
Il bonus natalizio è un riconoscimento economico che viene aggiunto alla normale retribuzione di un lavoratore. Agli albori era una sorta di regalo di Natale che il datore di lavoro riconosceva ai dipendenti, in seguito è diventata obbligatoria con il contratto collettivo nazionale del lavoro (CCNL).
La tredicesima mensilità è una ricompensa dedicata a tutti i lavoratori dipendenti, sia coloro che hanno un contratto a tempo indeterminato che determinato, sia pubblici che privati. Un bonus dedicato anche ai lavoratori domestici e ai pensionati. L’incentivo è viene in genere riconosciuto a dicembre insieme all’ultima busta paga dell’anno. La brutta notizia è che adesso circa 150 mila dipendenti pubblici dovranno restituire il bonus.
Tredicesima, ecco i lavoratori che devono restituirla
Per alcuni dipendenti pubblici la tredicesima rischia seriamente di trasformarsi in un vero e proprio boomerang che potrebbe far male a molti, soprattutto coloro che non se lo aspettano. In genere, il bonus vale tra i 660 euro e i 2mila euro che alcuni però dovranno restituirla tutta o in parte con l’arrivo dell’anno nuovo. Una batosta che però non spetterà a tutti ma solo ad alcuni lavoratori.
A dover restituire la quota dell’anticipo sono i lavoratori che andranno in pensione il prossimo anno. Ad esempio, coloro che usciranno fuori dal mondo del lavoro a febbraio dovranno restituire dieci mesi dell’IVC oltre alla parte della quota del bonus natalizio non maturata. È proprio questa la situazione che interesserà, come già anticipato, circa 150 mila di persone che raggiungeranno i limiti di età.
Forse non tutti lo sanno, ma l’anticipo delle tredici mensilità dell’indennità di vacanza contrattuale è aumentata proprio quest’anno. A confermarlo è stato il ministro della Funzione pubblica, Paolo Zangrillo, il quale ha confermato che ci sarà un aumento del 6% rispetto allo scorso anno. Quindi, in media i lavoratori pubblici riceveranno nuovi contratti con 170 euro in più.
Le regole specifiche per quanto concerne il calcolo delle tredicesima sono stabilite dai contratti collettivi. In generale, però, il bonus dipende dalla retribuzione globale percepita di fatto nell’anno di riferimento, quella che in pratica tiene in considerazione di tutte le voci fisse che sono indicate nel cedolino. Equivale in pratica a un dodicesimo di questo totale e viene dato anche se il lavoratore in questione non ha lavorato per tutti e dodici i mesi.