Anche quest’anno è in arrivo sulle pensioni il bonus tredicesima che viene erogato a dicembre. I requisiti sono pubblici: ecco come richiederlo e a chi spetta.
La pensione di dicembre beneficerà di una serie di aumenti che andranno a sostenere economicamente gli ex lavoratori. Questi aumenti sono dati in parte dalla decisione del governo di anticipare il conguaglio della rivalutazione e dall’altra parte dall’arrivo della tredicesima.
Il bonus tredicesima arriverà sulle pensioni di dicembre di coloro che rientrano in alcuni requisiti. È un emolumento che spetta alle pensioni delle Gestioni private, dello spettacolo, e degli sportivi professionisti ed è stato introdotto alla legge Finanziaria del 2001. Si tratta di un incentivo destinato anche alle pensioni della Gestione pubblica, ma in questo caso viene effettuato dall’INPS.
Pensioni tredicesima: tutti i requisiti
La prima cosa da sottolineare è che il bonus tredicesima non è soggetto a rivalutazione, in pratica non verrà considerato nell’aumento dello 0,8% come invece accadrà per le tredicesime e per le pensioni. A scanso di equivoci, non costituisce reddito, né per quanto riguarda i fini fiscali e né per quelli previdenziali e assistenziali, quindi non deve essere dichiarato.
Un errore che commettono in molti è pensare che il bonus venga applicato a tutti i trattamenti pensionistici che hanno diritto alla tredicesima, ma non è così. Questo perché ci sono delle prestazioni che pur avendo diritto alla tredicesima mensilità non possono avere il bonus.
È probabilmente più semplice sottolineare chi non può avere il bonus tredicesima. L’elenco è più ampio di quanto si possa immaginare perché non spetta a chi percepisce la pensione di invalidità civile, la pensione sociale, l’assegno sociale, la redenta facoltativa di inabilità, la rendita facoltativa di vecchiaia, le pensioni di vecchiaia e invalidità della mutualità a favore delle casalinghe, agli assegni di esodo e all’isopensione
Gli altri possono ricevere il bonus tredicesima ma solo se soddisfano i requisiti economici dato che il trattamento minimo è di 7.327,32 euro. Quindi per avere diritto all’importo bisogna non superare questa soglia. Per chi invece ha un reddito fino a 7.482,26 euro ha diritto ad un importo parziale del bonus.
È bene sottolineare che si guardano anche agli altri redditi che sono stati percepiti dal pensionato in questione. Parliamo del reddito complessivo assoggettabile all’Irpef che non deve superare 1,5 volte l’importo annuale del trattamento minimo. Per il 2023 la soglia che non bisogna superare è parti a 10.990,98 euro.
Le cose cambiano nel caso in cui si tratti di un pensionato coniugato il quale avrà diritto al bonus solo in due casi: il reddito personale complessivo non superi 10.990,98 euro; il reddito complessivo coniugale non superi 21.981,96.