Le pensioni minime subiranno un aumento dal prossimo gennaio 2024? Su questo tema c’è un nodo da sciogliere: ecco il possibile scenario.
L’attuale consiglio dei ministri si trova a dover gestire una situazione in cui le risorse presenti in cassa sono ridotte e i problemi da risolvere sono tanti. Tra questi troviamo sicuramente le pensioni minime che accoglieranno, secondo quanto riferito dal Premier Giorgia Meloni, un deciso aumento dal 2024.
Dal 1º gennaio 2024 continuerà ad esserci la super-rivalutazione delle pensioni minime per gli over 75. La conferma è arrivata nel momento in cui non si sono segnalate novità su questo tema nella nuova Legge di Bilancio. Per questo motivo resta in vigore il grande incremento previsto dalla Manovra dello scorso anno, che prevede un 2,7% di rivalutazione per questi cedolini.
Il quadro sulle pensioni minime appare abbastanza delineato ma è giusto conoscere tutti i possibili aumenti destinati a molti cittadini italiani. Cerchiamo di capire meglio cosa cambierà a partire dal prossimo anno.
Pensioni minime, nodo aliquote: cosa cambierà nel 2024
Per il 2023 sono stati previsti degli aumenti in base ad una specifica aliquota di rivalutazione: l’1,5% per i pensionati sotto i 75 anni mentre per i pensionati oltre i 75 anni si è assistita ad una rivalutazione del 6,4%. Questi numeri, almeno al momento, non sono stati confermati insieme alla super-rivalutazione delle pensioni minime.
Con le parole del Premier Giorgia Meloni si è avuta la certezza della conferma della misura ma senza maggiori dettagli. Resta da capire quindi se nel 2024 si applicherà il 2,7% per entrambe le categorie oppure solo per gli over 75. La Manovra aveva previsto solo un incremento di 2,7 punti percentuali per l’anno prossimo.
Il primo ministro italiano ha parlato solo degli over 75, questo fa pensare che ci sarà una replica della combinazione avuta nel 2023 piuttosto che un’applicazione della previsione originaria del 2,7% per tutte le pensioni minime. Al momento però non c’è molta chiarezza su quali aliquote saranno applicate al trattamento base, per questo motivo si rimanda tutto alle prossime settimane vista la sempre più vicina fine del 2023.
Infine, se il conguaglio della perequazione sul 2022 è atteso per il mese di dicembre, come previsto dal Decreto Fiscale 145/2023, ma bisognerà attendere fino al 1° gennaio 2024 per vedere concretamente gli aumenti dei trattamenti pensionistici minimi. Dunque anche su questo tema saranno settimane molto intense per il governo e staremo a vedere quale strada deciderà di seguire per il prossimo anno.