Arrivano brutte notizie per alcuni contribuenti che hanno usufruito del Superbonus, arriva una nuova tassazione: quando scatta.
Le domande che gli italiani si pongono in vista della Manovra per il 2024 aumentano sempre di più, soprattutto sulle pensioni e sui bonus. Proprio sul Superbonus sono tanti i contribuenti a mostrare una certa preoccupazione per quello che succederà dopo il 31 dicembre 2023.
Sembra assodato che nella prossima legge di Bilancio non ci sia spazio per questa misura. A preoccupare però è una novità che riguarda le strutture realizzate con il Superbonus. La nuova indicazione emersa non tenderà a colpire tutti gli immobili ristrutturati, ma solo quelli al centro di vendite a scopo speculativo. In questo modo la cifra risparmiata dalla ristrutturazione, anticipata dallo Stato, ritornerà indietro.
Superbonus, tasse per chi ha ristrutturato e venduto l’immobile: tutti i casi da conoscere
Sembra che per il 2024 non ci sarà nessuna proroga per il Superbonus ma i proprietari che hanno approfittato della misura e hanno intenzione di vendere l’immobile ristrutturato dovranno riflettere approfonditamente. L’attuale esecutivo governato da Giorgia Meloni ha intenzione di imporre un’imposta sostitutiva sulle plusvalenze generate dalla vendita di immobili oggetto di questa misura, nel caso in cui fossero passati 10 anni.
Entrando nel merito, la vendita degli edifici in cui si sono verificati interventi rientranti nel Superbonus vedranno applicarsi un’imposta sostitutiva sull’imposta del reddito. Se sono trascorsi 10 anni, il proprietario che ha usufruito dell’agevolazione edilizia vedrà tassare la plusvalenza compiuta al 26%.
Con questa tassa, il legislatore si pone l’obiettivo di impedire vendite a scopo speculativo di abitazioni realizzate soprattutto grazie alla misura edilizia. Inoltre, i costi di ristrutturazione per i primi 5 anni non potranno essere dedotti dalla plusvalenza mentre dal sesto anno in poi potranno essere ridotti al 50%.
Qualora questa indicazione fosse confermata, le persone che rientrano in questo contesto dovranno far fronte alla nuova tassazione in vigore dal prossimo 1° gennaio 2024. Da sottolineare che il Governo ha previsto delle eccezioni alla regola generale. Saranno esclusi da questo discorso gli immobili acquisiti per successione e quelli adibiti ad abitazione principale dal venditore o dai suoi familiari. Nell’ultimo caso si parla di abitazione principale per la maggior parte dei 10 anni precedenti alla vendita.