Monete, indimenticabile 100 lire: se l’hai conservata oggi ti premia!

Monete che rappresentano, ancora oggi, la storia del nostro paese. Collezionisti impazziti cercano ovunque gli esemplari in questione.

Non è più tempo d’immaginare di possedere uno specifico oggetto. Si parli di collezionismo o meno. Oggi, il tempo è quello di far proprio lo stesso oggetto. I mezzi tecnologici danno una mano, in modo decisivo a chi sa essere audace e può permettersi si muoversi in un certo modo. Il tempo attuale è quello della rinascita, sotto nuova veste, dell’intero contesto collezionistico. Una nuova forma d’approccio, una nuova modalità d’azione, il progresso.

Monete 100 lire
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Quali sono le monete che hanno fatto realmente la storia. L’attuale contesto collezionistico mondiale si interroga e spesso giunge a una conclusione almeno parziale. In sintesi, possiamo sapere, per esempio che specifiche serie di monete, collezioni di vecchi conii ormai non più in circolazione, rappresentano per gli appassionati del settore il sogno nel cassetto, l’esemplare da mettere nella propria collezione a tutti i costi.

Oggi il mondo del collezionismo è cambiato, l’approccio dell’appassionato o del collezionista navigato alla miriade di esemplari in circolazione, nello specifico mercato, è praticamente infinito. Il web, da ormai parecchi anni ha rivoluzionato ogni cosa. Con un semplice click, l’utente può avere a disposizione milioni e milioni di pagine di contenuti. Descrizioni degli esemplari, immagini, illustrazioni di ogni tipo, confronti tra serie e chiaramente valutazioni.

Lo stesso collezionista ha la possibilità, oggi d’interfacciarsi con milioni di appassionati in ogni parte del mondo, instaurare rapporti, confrontarsi, condividere notizie e informazioni, scambiare gli esemplari a disposizione, acquistare e vendere, insomma, in tutta sicurezza. In più la possibilità di partecipare ad aste online o in presenza organizzate spesso dalle stesse piattaforme web. Il contesto intero, insomma, è stato completamente rivoluzionato.

Cosi come anticipato, una delle monete più apprezzate in assoluto è proprio la nostra vecchia lira. Collezioni intere ricercate in ogni parte del mondo da milioni di collezionisti. Oggi, più che mai le valutazioni della vecchia lira possono raggiungere vette davvero immaginate. In questo senso è giusto andare a conoscere quelli che sono gli elementi capaci di far letteralmente schizzare il prezzo di specifici esemplari.

L’anno di conio su tutti, il contesto socio politico alla base della stessa produzione della moneta in questione. La tiratura, il soggetto rappresentato e l’eventuale appartenenza a serie speciali. Le condizioni di conservazione e la presenza, sempre eventuale di errori di conio, veri e propri difetti di produzione insomma. Il collezionista, oggi è in grado di conoscere certe dinamiche e di poterle in qualche modo cavalcare, curando i propri interessi.

Monete, il taglio da 100 della vecchia lira: gli esemplari più ricercati e apprezzati

100 lire
Web

Uno degli esemplari più ricercati in questa fase dai collezionisti è senza alcuni dubbio la moneta da 100 lire definita Minerva, la classica 100 lire per intenderci, coniata nel 1955. Nel caso specifico parliamo di una delle prime monete prodotte in materiale acmonital, particolare fusione tra acciaio, cromo e nichel. Uno degli esemplari maggiormente diffusi nel nostro paese tra il 1955, per l’appunto e il 1989. La moneta in questione, il taglio specifico con il profilo raffigurato per l’eccezione può avere un valore che varia tra i 4 e i 3000 euro.

Riportiamo di seguito una serie di valutazioni circa i tagli da 100 della specifica collezione, di fatto più pregiati, ancora in circolazione sul mercato collezionistico mondiale:

  • 1955 riprodotti 8.600.000 esemplari, un valore minimo di cinque euro fino a un massimo di 900 euro.
  • 1956 riprodotti 99.800.000 esemplari, un valore minimo di 35 euro fino a un massimo di 250 euro.
  • 1957 riprodotti 90.600.000 esemplari, un valore minimo di 30 euro fino a un massimo di 300 euro.
  • 1958 riprodotti 25.640.000 esemplari, un valore minimo di 50 euro fino a un massimo di 550 euro.
  • 1959 riprodotti 19.500.000 esemplari,  un valore minimo di 50 euro fino a un massimo di 600 euro
  • 1960 e 1961 furono riprodotti tra 20.700.000 e 11.860.000 esemplari, la cui quotazione potrebbe raggiungere un valore minimo di 50 euro fino a un massimo di 550 euro.
  • 1962 riprodotti 21.700.000 esemplari, un valore minimo di 30 euro fino a un massimo di 230 euro.
  • 1963 riprodotti 33.100.000 esemplari, un valore minimo di 20 euro fino a un massimo di 95 euro.
  • 1964 riprodotti 33.100.000 esemplari, un valore minimo di 10 euro fino a un massimo di 60 euro.
  • 1965 riprodotti 37.000.000 esemplari, un valore minimo di 10 euro fino a un massimo di 70 euro.
  • 1966 riprodotti 52.500.000 esemplari, un valore di circa 45 euro.
  • 1967 riprodotti 23.700.000 esemplari, un valore di circa 40 euro.

Cosi come spesso riportato attraverso gli specifici canali, l’esemplare di maggior valore, sarebbe quello coniato nel 1954. Valutazione media, circa 3miila euro. Pezzi che insomma valgono davvero oro, una collezione indimenticabile sognata, ancora oggi da milioni e milioni di collezionisti.

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