L’influenza colpisce e affonda: milioni di italiani a letto, perché?

L’influenza è arrivata in anticipo e colpisce duro. Febbre alta tra i sintomi più comuni, perché questa esplosione di malanni?

Due anni di pandemia da Covid e poi arrivano i virus influenzale a riportarci a letto. Cosa sta accadendo e come tutelarsi.

influenza
Eco di Milano

Siamo diventati vulnerabili, questa è la verità. Due anni di distanziamento sociale, mascherine, restrizioni hanno indebolito il sistema immunitario o meglio lo hanno assopito fino a che non è arrivato il duro risveglio. La carica dei virus influenzali sta colpendo forte e gli anticorpi sono come soldati che non hanno combattuto per molto tempo. Da diverse settimane, infatti, si registrano milioni di casi di influenza e il freddo vero non è ancora arrivato. L’inverno deve ancora iniziare è già due milioni e mezzo di italiani sono stati bloccati a letto di cui 760 mila in una sola settimana. E nel mondo non va meglio. C’era da aspettarselo, adesso non rimane altro da fare che cercare di superare il momento limitando i danni.

L’influenza vince ed è tutta colpa del Covid

Gli specialisti chiamano immunity gap o immunity debt la condizione che si è venuta a creare dal momento in cui il distanziamento sociale è stato abolito. Il termine veniva precedentemente riferito ai vaccini o meglio alla possibilità che nuove epidemie si diffondessero nel momento in cui le coperture vaccinali sarebbero scese sotto la soglia di sicurezza.

Significa che nel momento in cui si verifica un debito di immunità si è più predisposti ad altre malattie. Per due anni seguendo le restrizioni legate al Covid abbiamo evitato di contagiarci con altri virus influenzali o malattie respiratorie. Ora che le limitazioni non ci sono più questi virus sono tornati a colpire forte. E noi ne pagheremo le conseguenze con gli interessi. Non sarà come i “soliti” inverni in cui qualcuno si ammalerà, qualcun altro passerà indenne il periodo freddo e qualcun altro ancora manifesterà lievi sintomi. La lotta sarà più dura.

Anticorpi sotto attacco senza armi di difesa

I virus influenzali mutano velocemente, rendono difficile al sistema immunitario “ricordarsi” di loro. Contemporaneamente le difese dell’organismo durano poco tempo e da un anno all’altro si ricomincia tutto daccapo. Il ricordo, però, rimane latente e permette di resistere più efficacemente. Questo se gli attacchi sono periodici. Noi, invece, siamo stati due anni e mezzo lontani da quell’immunizzazione necessaria per limitare le reazioni eccessive. E ora se ne pagano le conseguenze come dimostrano i dati e i sintomi manifestati.

Ora che con la vaccinazione da Covid 19 riusciamo a tenere sotto controllo il Coronavirus, poi, gli altri virus hanno la strada libera per tornare all’attacco. È conseguenza del cosiddetto effetto dell’interferenza virale (più virus attaccando lo stesso gruppo di persone interferiscono gli uni con gli altri).

Infine, a peggiorare la situazione il fatto che l’influenza che sta girando è piuttosto aggressiva e contagiosa. È parente del virus che ha colpito l’Australia nel 2021 provocando un’epidemia severa. In fondo, però, sempre di influenza si tratta e la cura è la stessa di sempre. Riposo e pazienza, consultando il medico in caso di eventi significativi.

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