Truffe online, il gioco si fa duro: la Polizia mette in campo Lisa

Non si placa la scia di rischi legati alle truffe e ai raggiri del web, sempre più spesso per i cittadini il pericolo è enorme.

Negli ultimi tempi navigare sul web è diventata una cosa più che rischiosa. Il contesto di per se appare sicuro, più che sicuro. Ciò che spaventa i cittadini è legato a quello che non si vede, un contesto celato, qualcosa d’immerso, per dire, tra le pagine oscure della rete. Al cento di tutto, cosi come spesso accade anche nella realtà un paventato vantaggio che presto si trasforma in tutt’altro. La possibilità di mettere al segno un gran colpo, vanificata in pochi secondi.

Online rischio truffa
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Ciò che di fatto sta caratterizzando il nostro presente, al di la della crisi, che chiaramente rappresenta il fattore predominante, è il rischio continuo provato, vissuto da cittadini, una sensazione di certo non piacevole, che frequentano, per cosi dire, i contesti del web. Parliamo, di fatto della stragrande maggioranza degli italiani, in questo caso. Tutti, o quasi possiedono unno smartphone, tutti sono quindi esposti a quelle che sono le più classiche truffe online.

Nello specifico parliamo di dinamiche che presentano quasi sempre lo stesso aspetto, mettono in risalto determinati elementi per arrivare, chiaramente a tutt’altro. In un certo senso, possiamo dire che gli italiani stessi sono consapevoli del rischio truffa, ma allo stesso momento immaginano di poter essere spesso più furbi degli stessi malintenzionati. La verità è che gli utenti di frequente vedono il pericolo ma in un certo senso lo sfidano.

Al centro di tutto, si diceva, c’è sempre un contenuto dai toni accattivanti. Qualcosa che arriva per mail o sms ,e che contiene la promessa di un vantaggio. Siamo nel campo del “Pishing”, cosi come spesso segnalato dalle stesse forze dell’ordine che di continuo si mostrano protettivi accanto ai cittadini. Un vantaggio che poi diventa ben altro. Un premio da ritirare, un buono sconto, o magari una problematica relativa al proprio conto bancario.

Tutte scuse, chiaramente, per rubare informazioni personali, anche chiaramente di natura bancaria e mettere le mani sui soldi delle vittime, prosciugare, di fatto, i propri conti correnti. Negli ultimi tempi, accanto ai cittadini c’è una nuova figura, l’agente Lisa, il bot della Polizia di Stato, che su Facebook lancia l’allarme sulla truffa Nexi, illustrando una semplice regola per sventare la trappola. Nello specifico parliamo del classico coinvolgimento di un’azienda ben nota che serve come specchietto per le allodole, di fatto.

Il link, sempre correlato al messaggio di cui si è fatto riferimento in precedenza servirà per spingere l’utente verso una pagina fake, che avrà per l’appunto le sembianze di quella originale Nexi. Li saranno richieste le credenziali eventuali d’accesso. Inserendo le proprie, i malintenzionati avranno carta bianca rispetto alla disponibilità di conto della stessa vittima. Questo è quanto. L’agente Lisa, in merito consiglia la massima attenzione e mai fidarsi di contenuti subdoli e di fatto spesso superficiali.

Truffe online, il gioco si fa duro: i consigli arrivano anche dai Carabinieri

La truffa, però, purtroppo per i cittadini non esiste soltanto sul web, ma anche nella realtà. A tal proposito l’Arma dei Carabinieri ha fornito un interessante elenco di consigli per mettere al riparo da raggiri soprattutto le persone anziane, spesso più colpite perchè più indifese:

  • non aprite agli sconosciuti e non fateli entrare in casa. Diffidate degli estranei che vengono a trovarvi in orari inusuali, soprattutto se in quel momento siete soli in casa
  • non mandate i bambini ad aprire la porta
  • comunque, prima di aprire la porta, controllate dallo spioncino e, se avete di fronte una persona che non avete mai visto, aprite con la catenella attaccata
  • in caso di consegna di lettere, pacchi o qualsiasi altra cosa, chiedete che vengano lasciati nella cassetta della posta o sullo zerbino di casa. In assenza del portiere, se dovete firmare la ricevuta aprite con la catenella attaccata
  • prima di farlo entrare, accertatevi della sua identità ed eventualmente fatevi mostrare il tesserino di riconoscimento
  • nel caso in cui abbiate ancora dei sospetti o c’è qualche particolare che non vi convince, telefonate all’ufficio di zona dell’Ente e verificate la veridicità dei controlli da effettuare. Attenzione a non chiamare utenze telefoniche fornite dagli interessati perché dall’altra parte potrebbe esserci un complice
  • tenete a disposizione, accanto al telefono, un’agenda con i numeri dei servizi di pubblica utilità (Enel, Telecom, Acea, etc.) così da averli a portata di mano in caso di necessità
  • non date soldi a sconosciuti che dicono di essere funzionari di Enti pubblici o privati di vario tipo. Utilizzando i bollettini postali avrete un sicuro riscontro del pagamento effettuato
  • mostrate cautela nell’acquisto di merce venduta porta a porta;
  • se inavvertitamente avete aperto la porta ad uno sconosciuto e, per qualsiasi motivo, vi sentite a disagio, non perdete la calma. Inviatelo ad uscire dirigendovi con decisione verso la porta. Aprite la porta e, se è necessario, ripetete l’invito ad alta voce. Cercate comunque di essere decisi nelle vostre azioni.

Non è tutto, l’elenco continua con questi ulteriori consigli:

  • diffidate sempre dagli acquisti molto convenienti e dai guadagni facili: spesso si tratta di truffe o di merce rubata
  • non partecipate a lotterie non autorizzate e non acquistate prodotti miracolosi od oggetti presentati come pezzi d’arte o d’antiquariato se non siete certi della loro provenienza
  • non accettate in pagamento assegni bancari da persone sconosciute
  • non firmate nulla che non vi sia chiaro e chiedete sempre consiglio a persone di fiducia più esperte di voi.

Un modo per stare accanto ai cittadini, provare a difenderli insomma, dalle spiacevoli dinamiche del nostro presente. Un aiuto prezioso che può mostrarsi assolutamente decisivo.

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