La Polizia ti sta cercando per pedopornografia: la realtà è un’altra

Migliaia di truffe circolano ogni giorni davanti ai nostri occhi. Schegge impazzite del web che sembrano poter coinvolgere chiunque.

Quello che gli utenti del web sanno piuttosto bene è che il rischio truffa è sempre più che mai vivo nel contesto specifico. Quello che invece non conoscono affatto la varietà delle metodologie utilizzate dai malintenzionati della rete. In una fase tanto delicata per il nostro paese, sapere di correre tanti rischi anche attraverso lo stesso web non deve certo essere una gran cosa per i cittadini italiani, praticamente minacciati su tutti i fronti.

Polizia contenuti truffa
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Di recente un nuovo tentativo di raggiro sta seminando letteralmente il panico sul web. Vittime già certificate dalle segnalazioni, numerosissime, alla Polizia Postale, sono cascate in pieno in quella che è stata definita la “truffa della finta mail della Polizia”. Nello specifico ci troviamo di fronte a un classico caso di contenuto fasullo che serve a catalizzare l’attenzione dell’utente e spingerlo a fare quanto indicato dello stesso messaggio in questione.

Un finto commissario di Polizia, quindi in questo caso abbiamo lo stesso corpo armato a sua volta vittima inconsapevole del raggiro in questione, che sarebbe il firmatario di un avviso di garanzia a carico dell’utente, con tanto di timbri e carta intestata. Secondo la notifica in questione, l’utente, la vittima quindi, sarebbe indagato per reati di indagato per reati di pedopornografia, o di cyberpornografia. Pertanto, si invita lo stesso utente a fornire giustificazioni rispetto all’intera situazione.

La situazione, chiaramente fasulla, dovrà quindi essere giustificata dalla stessa vittima in modo approfondite, tale fa poter disporre eventuali verifiche da parte delle forze dell’ordine. In alternativa, cosi come precisato dello stesso contenuto in questione, le stesse forze di polizia potrebbero emettere un mandato d’arresto nei confronti dello stesso utente.

Il pezzo forte però arriva alla fine, quando all’utente viene richiesta una somma di denaro e tutte le indicazioni per poterla fornire per evitare il continuo delle indagini. Tutto molto credibile vero? La stessa Polizia, in questi casi raccomanda di non prendere assolutamente in considerazione tali messaggi. Sul sito della Polizia postale c’è anche una pagina web per segnalare i messaggi sospetti: https://www.commissariatodips.it/segnalazioni/segnala-online/index.html.

Truffa Polizia, la realtà è tutta un’altra cosa: le altre indicazioni delle forze dell’ordine

Di recente, gli stessi Carabinieri hanno inoltre fornito una serie di utili consigli per i cittadini in merito a un altro rischio molto frequente. Stiamo parlando delle truffe che avvengono nella vita reale, costanti tentativi di raggiro orchestrati spesso ai danni di persone anziane o comunque indifese. In questo caso i Carabinieri raccomandano:

  • non aprite agli sconosciuti e non fateli entrare in casa. Diffidate degli estranei che vengono a trovarvi in orari inusuali, soprattutto se in quel momento siete soli in casa;
  • non mandate i bambini ad aprire la porta;
  • comunque, prima di aprire la porta, controllate dallo spioncino e, se avete di fronte una persona che non avete mai visto, aprite con la catenella attaccata;
  • in caso di consegna di lettere, pacchi o qualsiasi altra cosa, chiedete che vengano lasciati nella cassetta della posta o sullo zerbino di casa. In assenza del portiere, se dovete firmare la ricevuta aprite con la catenella attaccata;
  • prima di farlo entrare, accertatevi della sua identità ed eventualmente fatevi mostrare il tesserino di riconoscimento;
  • nel caso in cui abbiate ancora dei sospetti o c’è qualche particolare che non vi convince, telefonate all’ufficio di zona dell’Ente e verificate la veridicità dei controlli da effettuare. Attenzione a non chiamare utenze telefoniche fornite dagli interessati perché dall’altra parte potrebbe esserci un complice;
  • tenete a disposizione, accanto al telefono, un’agenda con i numeri dei servizi di pubblica utilità (Enel, Telecom, Acea, etc.) così da averli a portata di mano in caso di necessità;
  • non date soldi a sconosciuti che dicono di essere funzionari di Enti pubblici o privati di vario tipo. Utilizzando i bollettini postali avrete un sicuro riscontro del pagamento effettuato;
  • mostrate cautela nell’acquisto di merce venduta porta a porta;
  • se inavvertitamente avete aperto la porta ad uno sconosciuto e, per qualsiasi motivo, vi sentite a disagio, non perdete la calma. Inviatelo ad uscire dirigendovi con decisione verso la porta. Aprite la porta e, se è necessario, ripetete l’invito ad alta voce. Cercate comunque di essere decisi nelle vostre azioni.
  • diffidate sempre dagli acquisti molto convenienti e dai guadagni facili: spesso si tratta di truffe o di merce rubata;
  • non partecipate a lotterie non autorizzate e non acquistate prodotti miracolosi od oggetti presentati come pezzi d’arte o d’antiquariato se non siete certi della loro provenienza;
  • non accettate in pagamento assegni bancari da persone sconosciute;
  • non firmate nulla che non vi sia chiaro e chiedete sempre consiglio a persone di fiducia più esperte di voi.

Consigli che fanno bene ai cittadini in un momento tanto delicato. Il rischio è purtroppo spesso dietro l’angolo, difendersi è un dovere.

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