Inutile ribadire quanto al giorno d’oggi sia assolutamente irrinunciabile per i cittadini l’utilizzo dei più noti social network.
Nella maggior parte dei casi, cosi come assolutamente ovvio, se contestualizziamo il tutto, i social network hanno di fatto monopolizzato la mente degli stessi cittadini. L’utilizzo che oggi si fa di determinati portali, ognuno con le proprie caratteristiche, rappresenta qualcosa di assolutamente impensabile soltanto pochi anni prima. Eppure, la realtà dei fatti è questa. Oggi, l’utente, vive, di fatto sui social network, si sdoppia, per quanto possibile. Un pezzo realtà, un pezzo social.
Il limite, secondo molti, in merito al totale coinvolgimento dello stesso cittadino nel contesto social, è quello di rischiare non solo di perdere una sorta di contatto con la realtà, anche e soprattutto con le altre persone, ma è anche quello di mettere di continuo a rischio la propria privacy. Gli esempi, pratici, in questo caso si sprecano, nel vero senso della parola. Informare di ogni propria mossa, ogni movimento, ogni spostamento, migliaia di persone, magari lasciando a tanti altri la possibilità di visionare il tutto, ad esempio, non rappresenta il massimo della sicurezza.
In più, c’è da considerare la mole di specifiche informazioni che si concedono allo stesso social network. Prendiamo il caso più emblematico di tutti, Facebook. Sovrano assoluto della categoria, il social per eccellenza. Il contesto, virtuale, in cui si condivide qualsiasi, dato, informazione, contenuto, riflessione, tutto di tutto, insomma. C’è un limite, insomma? Si chiedono in molti. Quanto è necessario esporsi fino a un certo punto? Le domande in questione, certo non sono da poco.
Nel caso specifico di Facebook, poi, possiamo riscontrare il fatto di avere di fronte una delle aziende che negli anni hanno accumulato il maggior numero di dati in assoluto, riguardo i propri utenti. Secondo un calcolo abbastanza fedele, circolato di recente sul web, parliamo di circa 300 milioni di petabyte d’informazioni. Bisogna chiaramente considerare il fatto che Meta, l’azienda che di fatto “gestisce” Facebook, è proprietaria allo stesso tempo di Instagram, WhatsApp, Oculus e Messenger.Tutto in qualche modo integrato nel principale social.
Inoltre, bisogna ricordare che attraverso le cosiddette tecniche onboarding è più che possibile che ciascuna piattaforma condivida e incoraggi l’autorizzazione di accesso ai vari contatti. Di conseguenza, se qualcuno dispone del numero di uno specifico utente, o magari il suo indirizzo mail, è molto probabile che avendo condiviso contatti con Facebook, per esempio, questo rientri tra le milioni d’informazioni a disposizione dello stesso social.
Facebook ha troppe informazioni nostre: come eliminare il proprio numero di telefono dal social
Proprio in merito alla possibilità che troppe informazioni personali possano essere in qualche modo condivise, è giusto prendere in considerazione la possibilità di eliminare proprio dal social in questione, Facebook, per l’appunto specifiche informazioni personali. Inoltre è possibile, proprio a tal proposito scoprire quali informazione, nel dettaglio, sono conservate dai server dello stesso social network. Il tutto, è di fatto molto semplice.
Parliamo, nello specifico, di uno strumento, presente presso le opzioni disponibili nel Centro Assistenza. Per utilizzarlo è necessario seguire i seguenti passi:
- Collegati su facebook.com/contacts/removal
- Seleziona il tipo di informazioni che desideri ricercare e rimuovere: un numero di cellulare, un telefono fisso o un indirizzo email
- Inserisci le informazioni che vuoi ricercare nel database
- Completa la verifica in due passaggi
- Conferma la rimozione del contatto
Arrivati a questo punto, nel caso specifico chiaramente di Facebook, si passerà alla rimozione dei dati in questione, cosi come richiesto. L’unica cosa poco chiara, in merito a tutta l’operazione è la porzione di tempo necessaria affinché, di fatto, i dati in questione siano eliminati dai server. Sicurezza sempre al primo posto, insomma. I rischi, in alcuni casi sono troppo alti per la stessa incolumità del cittadino.