Se sei intelligente NON supererai alcuni test: sembra un paradosso, eppure…

Chi è intelligente avrà dei problemi ad affrontare dei “test” che quotidianamente potrebbero palesarsi. Scopriamo quali sono per capire quanto il proprio cervello lavora.

Mettiamo da parte i risultati scolastici o l’IQ. L’intelligenza di una persona può essere valutata da alcuni indizi, anzi da alcune difficoltà che dimostra.

sei intelligente
Eco di Milano

Essere intelligente non significa eccellere in ogni ambito né avere una cultura vasta o la capacità di risolvere problemi matematici. Dietro l’intelligenza si nasconde un mondo da scoprire fatto anche di difficoltà in alcuni ambiti proprio per il diverso utilizzo che si fa del cervello. Un esempio palese riguarda le persone con sindrome da Asperger. Si tratta di una sorta di autismo che causa ridotte capacità comunicative e di socializzazione. Tale mancanza, però, non incide minimamente sulla loro intelligenza e abilità a districarsi, ad esempio, tra quesiti algebrici. In generale, dunque, non si può affermare che essere intelligenti faciliti necessariamente la vita. In alcuni casi può determinare proprio l’effetto contrario. Ci sono alcune difficoltà che vengono associate alle persone dotate. Scopriamo quali sono.

Sei intelligente se…

Una prima difficoltà che è simbolo di intelligenza è essere stressati dalle chiacchiere. Parliamo delle conversazioni frivole, senza uno scopo preciso se non quello di scambiare banali convenevoli. Se vorreste che i dialoghi si incentrassero solamente su questioni importanti – medicina, politica, relazioni internazionali, arte, scienza – allora potreste avere un IQ più alto della media. Attenzione, è anche sintomo di intelligenza saper comunque rispondere secondo “l’etichetta” ad un contesto reputato non all’altezza.

Continuiamo con un secondo problema, pensare più di quanto si parla. Il cervello intelligente cerca di trovare soluzioni, ricostruire ogni possibile eventualità, dare una risposta ad ogni domanda e, di conseguenza, perde del tempo nel pensare cosa dire o suggerire. A volte, se si hanno dubbi sull’affidabilità della propria conclusione si preferisce tacere invece che spargere presunta saggezza.

Altre difficoltà da notare

Il lavoro annoia facilmente. Sembra una prerogativa di tante persone ma occorre distingue chi si annoia perché non svolge l’occupazione desiderata e chi, invece, pur svolgendo un lavoro che appassiona arriva ad un certo punto in cui ha voglia di un cambiamento, di accettare nuove sfide e lanciarsi in una nuova avventura. Questo è sintomo di intelligenza.

Se alle volte ti senti bloccato in un mondo che reputa vincenti gli uomini d’azione, quelli che si gettano a capofitto negli eventi agendo d’istinto allora potresti avere un’intelligenza superiore. Il “pensatore”, come già detto, deve valutare pro e contro, riflettere e reputa assurdo abbattere un ostacolo con un calcio piuttosto che saltarlo. L’indecisione, dunque, se non pigrizia di compiere una scelta, può essere associata ad una persona intelligente.

Chi è intelligente è asociale e poco predisposto all’amore

Concludiamo con gli ultimi due test che una persona intelligente supererà con difficoltà. Interagire con gli altri è difficile? Ti reputano “strano”, complicato o diverso? Essere considerati asociali perché non desiderosi di integrarsi alle altre persone, di chiacchierare necessariamente del più o del meno, camminare mentre tutti corrono può significare avere una maggiore intelligenza, un cervello più produttivo.

Infine, chi è intelligente fatica a trovare l’amore. Le “pretese” sono troppo superiori a quelle degli altri, la mancanza di spontaneità potrebbe congelare un rapporto, il pensiero analitico e attento potrebbe essere scambiato per freddezza. Ecco che la vita di chi ha un’intelligenza superiore è più difficile proprio per l’incapacità di omologarsi alla massa.

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