Un pezzo assolutamente unico che da solo potrebbe bastare per acquistare un appartamento in centro, in una grande città.
La storia dei francobolli ha radici lontane. Testimonianze di tempi ormai perduti tra i ricordi di vecchi racconti e immagini sbiadite. Un contesto, legato all’ambiente collezionistico paragonabile a quello di monete e banconote, ma forse ancor più raffinato, per certi versi. Il discorso principale che lega chiaramente i collezionisti di tutto il mondo parte dalla ricerca dell’esemplare perfetto, lo studio, il confronto la valutazione e nel caso la possibilità dell’acquisizione.
Proprio come nel caso di monete e banconote, il contesto collezionistico legato ai francobolli ha chiaramente subito negli anni l’influenza dello stesso web. Una serie di dinamiche assolutamente innovative hanno infatti portato i collezionisti di ogni parte del mondo ad avere la possibilità di attingere qualsiasi tipo di nozione, informazione, dettaglio particolare e chiaramente relative valutazioni direttamente dal contesto virtuale della rete.
Raffronti, illustrazioni, storie affascinanti e dettagli dimenticati. Al centro di tutto chiaramente lo stesso esemplare. Forte della sua storia del trascorso di ciò che lo rende testimone affidabile. Niente di più netto e chiaro. Una dinamica, quella scaturita principalmente dallo stesso web che mette in risalto le possibilità mai prima d’ora tanto elevate, per gli stessi collezionisti di mostrarsi padroni assoluto del mezzo e delle sue peculiarità.
I collezionisti, gli appassionati possono interagire tra loro, possono mostrarsi in qualche modo complici nello stabilire un contatto con gli stessi esemplari. Consigli, riflessioni, confronti. Scambiare tra loro i pezzi della propria collezionisti, venderli o acquistarli in tutta sicurezza. Poi, la possibilità concreta di partecipare ad aste in presenza o magari online organizzate spesso dalle stesse piattaforme web. Un vero e proprio paese dei balocchi insomma.
Quando parliamo di francobolli facciamo riferimento a una storia nata in Gran Bretagna nella prima metà del diciannovesimo secolo. Da subito l’interesse dei cittadini nei confronti di questa nuova realtà è stato quantomai travolgente. Un francobollo particolare, oggi, conservato nelle migliori collezioni può arrivare a valere un importo da capogiro. Un esempio concreto del valore in questione? Diciamo che con quella cifra si può acquistare tranquillamente un appartamento in centro.
In questo caso specifico, facciamo riferimento a un francobollo degli Stati Parmensi. Lo specifico esemplare è legato a un fatto storico in particolare, una delle guerre tra il Regno di Sardegna e l’impero d’Austria, nel 1859. Il Governo di Vittorio Emanuele fece salire al potere un nuovo governatore a Parma e in quell’occasione non avendo la possibilità d’introdurre francobolli provenienti dalla Sardegna in sostituzione di quelli parmensi, visto il divieto di Napoleone III, furono introdotti provvisori francobolli degli Stati Parmensi.
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