Hai in casa dei farmaci scaduti e non sai come e dove smaltirli? Segui queste indicazioni per proteggere la salute e l’ambiente.
Può capitare di avere nel proprio cassetto o nella propria dispensa dei farmaci scaduti, che di conseguenza non possono più essere assunti. Quando si ha un prodotto del genere tra le mani bisogna sapere come smaltirlo correttamente per evitare qualsiasi rischio a livello ambientale e personale.
Questo discorso sempre scontato ma non lo è come dimostrano le 2 indagini svolte da Ipsos e dall’Istituto The Fool su commissione di Assosalute. Lo studio ha evidenziato di come solo il 49% degli italiani sa dell’esistenza degli appositi bidoni di raccolta nelle farmacie e nelle isole ecologiche e il 70% non sa cosa inserire in questi spazi.
Da questi dati emerge che ancora tante persone gettano i farmaci nell’umido oppure, in caso di prodotti liquidi, nello scarico del lavandino o del WC, creando un grave problema all’ambiente per via delle sostanza contenute nei vari farmaci. Per questo motivo è utile capire come eliminare i prodotti scaduti in maniera sicura e corretta.
I farmaci scaduti non devono esser visti come rifiuti normali ma come pericolosi e potenzialmente tossici. I medicinali che hanno superato la data di scadenza devono necessariamente essere raccolti separatamente e inceneriti ad altissime temperature oppure resi inerti come da disposizione del DPR 254/03 pubblicato in Gazzetta Ufficiale.
I farmaci scaduti devono essere portati in farmacia e messi nell’apposito raccoglitore presente all’interno di ogni negozio. Prima di cestinare i medicinali bisogna rimuovere la scatola in cartone e i foglietti illustrativi, entrambi da eliminare insieme alla carta. Lo smaltimento in farmacia deve essere fatto per i seguenti prodotti: compresse, supposte, pomate, antisettici, fiale, sciroppi e lozioni, siringhe pre-riempite con l’ago ben chiuso nel cappuccio e medicinali spray in bomboletta.
In Italia ci sono tante farmacie che aderiscono all’iniziati di ritiro gratuito ma non tutte ne fanno parte. Per avere la certezza dell’adozione al programma è consigliabile telefonare alla propria farmacia o a quelle vicine così da sapere in quale recarsi. In alternativa, ci si può rivolgere agli ambulatori Asl e ospedali provvisti degli appositi raccoglitori o alle isole ecologiche.
In presenza di confezioni vuote bisogna smaltirle non andandole mai a sciacquare per evitare che tracce di farmaco vadano nelle acque reflue. Ad ogni modo le linee guida in merito allo smaltimento dei farmaci scaduti possono variare non solo da regione a regione ma anche da città a città.
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