Addio ai debiti o rateizzazione degli importi con la nuova Legge di Bilancio 2023. Scopriamo i piani del Governo in relazione alla pace fiscale.
Una manovra ricca di interventi tra cui una rottamazione delle cartelle esattoriali che farà felice molti contribuenti.
Il 31 dicembre sarà il giorno entro il quale dovrà arrivare l’approvazione della Legge di Bilancio 2023. Ogni intervento dovrà essere definito e reso noto in modo tale che la ripartenza possa avere inizio. La bozza ha generato segni di approvazione, qualche perplessità e anche rimostranze. Ora il Governo lavora per perfezionare il tutto e prendere le decisioni finali. Tra speranze e timori i cittadini attendono sognando stipendi più alti, una forma di pensionamento flessibile, aiuti contro il caro-energia, la proroga del Superbonus 110%. Tantissime le misure da conoscere ma oggi ci soffermeremo su un piano del Governo che favorirà tantissimi cittadini.
Andrà a premiare chi non ha pagato le tasse (come ad esempio il bollo auto) ma per l’esecutivo si tratta di un intervento necessario per riportare equilibrio nel sistema fiscale. Molte sono le cartelle irrecuperabili o dall’importo troppo basso tanto da non essere più convenienti per lo Stato. Insomma, si arriverà ad una pace fiscale. Vediamo in quali termini.
La manovra fiscale prevede uno stralcio delle cartelle fino a mille euro più una rottamazione quater. Nei piani del Governo, dunque, l’annullamento automatico di tutte le cartelle esattoriale di importo fino a mille euro per i carichi affidati all’Agenzia delle Entrate-Rottamazione dal 1° gennaio 2000 al 31 dicembre 2015. Due condizioni, dunque, che permetteranno a tantissimi cittadini di evitare una spesa onerosa in un periodo in cui la liquidità manca a causa dell’aumento del costo della vita. La soglia dei mille euro, poi, si riferisce ad ogni singolo debito.
Una concessione che non è l’unica misura da portare avanti nelle intenzioni dell’esecutivo. Per tutti gli altri debiti di importo superiore a mille euro è prevista la possibilità di rateizzazione l’importo. Non solo, si potrà corrispondere unicamente la quota capitale, evitando interessi e sanzioni.
Per i carichi affidati all’Agenzia delle Entrate Riscossione dal 1° gennaio 2000 al 30 giugno 2022 è possibile approfittare della rateizzazione fino a 18 rate dell’importo del debito. Per aderire alla rottamazione quater sarà necessario inoltrare domanda entro il 30 aprile 2023 dato che non scatterà automaticamente come la cancellazione delle cartelle sotto i mille euro.
Il vantaggio principale è l’annullamento di sanzioni e interessi potendo pagare, così, solo la quota capitale. In può, la somma dovuta potrà essere versata in un’unica soluzione entro il 31 luglio 2023 oppure a rate. Le prime dure rate dovranno essere corrisposte rispettivamente entro il 31 luglio e il 30 novembre 2023 ciascuna nella misura del 10% dell’importo.
Le rate successive, invece, corrisponderanno al 5% del totale e avranno scadenza trimestrale – 28 febbraio 2024, 31 maggio 2024, 31 luglio 2024 e così via fino al 30 novembre 2027. Ogni informazione sulla sanatoria e i debiti da corrispondere o meno si potrà reperire sul portale dell’Agenzia delle Entrate accedendo con le credenziali digitali.
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