Diamo un’occhiata al salario minimo, cantone per cantone, e scopiamo quanto si guadagna in Svizzera.
Prima di dare un’occhiata alle retribuzioni medie dei vari Cantoni che compongono la Svizzera è doveroso ricordare che
Nella Confederazione elvetica non è previsto un salario minimo garantito a livello nazionale.
Tuttavia, da diversi anni, nel Paese dell’Emmental si sta lavorando per portare a termine una riforma generale sul salario minimo. Nel frattempo alcuni Cantoni si sono già attivati, introducendo un salario minimo. Tuttavia, anche in questo caso, è opportuno specificare che la paga minima è stata fissata solo per alcune categorie di mansioni e di lavori.
Nel 2021 la Svizzera si è classificata al primo posto come paese europeo con gli stipendi più alti d’Europa. La particolarità è che gli stipendi sono alti anche per i professionisti con poca esperienza.
Tuttavia, come abbiamo visto, in Svizzera non è ancora stata approvata una riforma sui salari minimi. Ma, nel 2014, c’è stato un referendum che proponeva proprio l’introduzione di una retribuzione minima obbligatoria nazionale, che partisse da 22 franchi all’ora, ovvero 19 euro. Il referendum non ha avuto buon esito e, dunque, la proposta è stata bocciata.
La bocciatura fa sorridere, soprattutto se si considera che nella maggior parte dei paesi europei la paga oraria è ben inferiore alla somma sopra indicata.
Ad ogni modo attualmente solo 5 cantoni su 26 prevedono un salario minimo, con un importo che va da 19 a 23 Ffanchi.
Nello specifico:
Sebbene in questi cantoni sia prevista una retribuzione minima, è doveroso specificare che esso non vale per tutte le categorie di lavoratori, ma solo per alcuni.
In Svizzera, non esiste un salario minimo, pertanto le retribuzioni vengono negoziate individualmente tra datore di lavoro e lavoratore. In alcuni casi, sono previste delle contrattazioni collettive.
Generalmente i negoziati sono svolti dalle parti sociali, ovvero da sindacati e associazioni di categoria.
In sostanza, un lavoratore che viene assunto in Svizzera ha la possibilità di sottoscrivere un accordo sulla base di un CCNL garantista oppure con un contratto normale di lavoro, con salario minimo vincolante. Esistono, però, anche contratti con salari minimi temporanei.
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