Attenzione agli sconti trappola su luce e gas, sono tentativi di phishing o smishing messi in atto da cybercriminali.
La proposta di convenienza nasconde un raggiro che mira ai soldi dei contribuenti. Scopriamo come tutelarci dalla truffa.
Tante famiglie italiane sono gravate dalla crisi energetica che da ormai troppi mesi attanaglia la nostra penisola e non solo. Già dal mese di ottobre 2021 i prezzi di luce e gas sono iniziati a salire ma dopo lo scoppio della guerra in Ucraina e le minacce di interruzione della fornitura di gas – poi trasformatesi in realtà – da parte di Putin la situazione è diventata tragica. Gli importi in bolletta sono raddoppiati per i cittadini, triplicati per le imprese e gli aiuti del Governo e dell’Europa sono serviti limitatamente. Di conseguenza, appena si intravede una possibilità di risparmio i contribuenti vi si gettano a capofitto non pensando che si possa trattare di una truffa. È successo con il pellet – i sacchi costano intorno ai 13 euro al chilo e trovarli a molto meno è impossibile – e ora sta accadendo anche con la luce e il gas. I cybercriminali hanno messo a punto tentativi di phishing e smishing per imbrogliare i cittadini. Scopriamo come agiscono.
I criminali si spacciano per fornitori di luce e gas agendo via email ma anche porta a porta. Chiedono un appuntamento con la vittima per proporre un Bonus sconto la cui attivazione necessita del documento di identità del contribuente nonché delle vecchie bollette. Con tale documentazione i malintenzionati mettono in atto veri e propri furti di identità oppure attivazioni non richieste.
Un altro raggiro propone il 40% di sconto sul prezzo dell’energia elettrica o del gas e l’attivazione dell’offerta cliccando su un link e inserendo i dati richiesti. In questo modo si consegneranno le informazioni personali ai cybercriminali. Le pubblicità troppo convenienti, in generale, sono sempre delle truffe. Meglio accertarsi dell’offerta contattando direttamente il fornitore. Mai cliccare su link o comunicare propri dati sensibili e mai firmare documenti prima di averli letti attentamente, anche la più piccola clausola.
Un ulteriore tentativo di raggiro viene messo in atto dai criminali spacciandosi per Enel. La vittima riceve una email o un messaggio in cui si legge di alcuni pagamenti irrisolti. Purtroppo la truffa è credibile perché la missiva riporta non solo Enel Energia come mittente ma anche nome, cognome e indirizzo del contribuente. In più, proprio a causa della citata crisi energetica può capitare che ci siano bollette insolute.
Il messaggio o l’email contengono un link su cui cliccare per risolvere la problematica. Mai e poi mai procedere seguendo queste indicazioni. Si cadrà direttamente nelle mani dei malintenzionati e tutti i dati che si inseriranno finiranno in loro possesso e potranno utilizzarli per i loro biechi scopi. Eliminate subito, dunque, qualsiasi missiva costruita secondo la modalità presentata. In caso di dubbi, ribadiamo, meglio contattare personalmente il fornitore.
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