Accettare i pagamenti con il Bancomat non sarà più un obbligo per gli esercenti ma solo ad una condizione. Il nuovo Governo cambia totalmente direzione.
La premier Meloni non vede i contanti come un problema da eliminare. Di conseguenza prende una strada contraria a quella del suo predecessore.
Lo scorso 1° luglio è stato introdotto l’obbligo per gli esercenti e i professionisti di accettare i pagamenti con carte di credito o debito e simili. I mezzi elettronici, infatti, erano visti dall’allora premier Draghi come un sistema per diminuire le evasioni fiscali, il riciclaggio di denaro nonché il finanziamento di atti terroristici (temi molto cari all’ex esecutivo). Con il cambio di Governo, invece, ridurre drasticamente l’uso dei contanti non è una priorità anzi non è neanche strettamente necessario. I contanti aiutano i cittadini a basso reddito e sostengono le attività commerciali. Accettare un pagamento elettronico di pochi euro significa per un commerciante avere un guadagno irrisorio considerando le commissioni previste per il Bancomat. Dal mese di luglio, dunque, è iniziata una battaglia da parte dei tabaccai in primis e ora sembra giunta l’ora della vittoria.
Negli ultimi cinque mesi i cittadini hanno potuto denunciare l’esercente che ha rifiutato un pagamento con il POS. La sanzione prevista dalla normativa ammonta a 30 euro più il 4% dell’importo della transazione negata. Seppur inizialmente si sperava nella clemenza dei contribuenti, molte denunce sono scattate e tabaccai e professionisti si sono trovati a dover pagare le multe pur storcendo la bocca.
Con il Governo Meloni, però, tutto cambierà o meglio sta già cambiando dato che sono stati sospesi i procedimenti e i termini per l’adozione delle sanzioni per chi ha violato l’obbligo vigente dal 1° luglio. Multe sospese, dunque, e sospiro di sollievo per i tabaccai. Non solo, una volta che la bozza della Legge di Bilancio verrà pubblicata in Gazzetta Ufficiale non ci sarà più alcun obbligo di accettare i pagamenti con Bancomat sotto i trenta euro.
Le esenzioni saranno di più ampia portata. Non solo per importi sotto i trenta euro ma anche in altri casi che verranno definiti proprio nella Legge di Bilancio 2023 dal Ministero delle Imprese e del Made in Italy. In più, nella bozza si legge che il tetto del pagamento in contanti aumenterà fino a 5 mila euro. Non più 1,999,99 euro come attualmente in vigore né i 999,99 euro previsti dal Governo Draghi bensì una somma molto più alta che secondo il Premier Meloni favorirà i cittadini dai redditi bassi, gli anziani e l’economia e non inciderà sui numeri dell’evasione fiscale.
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