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Economia

Il bollo auto rimarrà solo un brutto ricordo: chi può non pagarlo

Published by
Valentina Trogu

Gli automobilisti potranno non versare quanto dovuto per il bollo auto a condizione che rispettino alcuni requisiti. Scopriamo di cosa si tratta. 

Il Governo Meloni ha inserito nella Legge di Bilancio 2023 una mini rottamazione che consentirà di non pagare il bollo auto non corrisposto.

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Una Pace fiscale, ecco cosa la Premier Meloni ha in mente per i contribuenti e il Fisco. Un modo per ristabilire un ordine che da diversi anni manca con riferimento alle cartelle esattoriali. Da una parte questa mini rottamazione permetterà a tanti debitori di evitare di uscire una bella somma di denaro ma servirà anche allo Stato per regolare i conti. Se le cartelle sotto un determinato importo, infatti, verranno stralciate quelle più onerose potranno essere rateizzate dai cittadini. In questo modo i pagamenti potranno avvenire con maggiore tranquillità e le insolvenze diminuiranno. Insomma, il Governo sembra avere pensato proprio a tutti ma vediamo come gli automobilisti potranno non dover più corrispondere il bollo auto non pagato negli anni.

Bollo auto, dimentichiamo del passato

Il condono del Governo Meloni prevede la cancellazione di tutte le cartelle esattoriali sotto i mille euro che i contribuenti hanno ricevuto tra il 1° gennaio 2000 e il 31 dicembre 2015. Lo stralcio riguarda diversi debiti che i contribuenti hanno contratto tra cui IMU, TARI, TASI, multe e bollo auto.

Le insolvenze riguardanti il pagamento della tassa per il possesso di un’automobile sono segnalate al cittadino tramite invio di una cartella esattoriale. Questo inoltro scatta una volta superata la scadenza di versamento del bollo auto e in seguito alle opportune verifiche da parte dell’Agenzia delle Entrate Riscossione. Ricordiamo che il termine ultimo di pagamento è il giorno conclusivo del mese successivo alla data di immatricolazione.

Tutti i cittadini che hanno ricevuto queste cartelle in cui si invita al pagamento dell’importo dovuto per un’insolvenza relativa al periodo 2000-2015 potranno dimenticare l’ammonimento del Fisco e non pagare quanto dovuto. La certezza, però, si avrà solamente nel momento in cui la bozza della manovra fiscale diventerà Legge.

Cosa accade alle cartelle con bolli non corrisposti dopo il 2015

La mini rottamazione riguarda un periodo specifico. Gli automobilisti che hanno ricevuto cartelle esattoriali dal 2015 in poi, però, non saranno abbandonati a loro stessi. Potranno saldare il debito in maniera agevolata optando anche per la rateizzazione (come avverrà per le cartelle di importo superiore a mille euro).

I contribuenti debitori, dunque, potranno regolarizzare la propria posizione nel tempo, dilazionando la somma dovuta fino a 18 rate con un piano di ammortamento che partirà dal 31 luglio 2023. Questo il termine ultimo per il pagamento della prima rata mentre la seconda dovrà essere versata entro il 30 novembre 2023. L’importo corrisponderà per entrambe le rate al 20% del totale. Le seguenti rate, invece, dovranno essere corrisposte entro l’ultimo giorno dei mesi di febbraio, maggio, luglio e novembre 2024.

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