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Sempre più coinvolta nello sviluppo del suo sistema operativo mobile, Google ha organizzato il secondo contest per premiare gli sviluppatori più capaci e creativi ma, purtroppo, nonostante gli impegni di BigG, non tutto sembra andare per il verso giusto.
I vincitori della seconda edizione dell’Android Developer Challenge, concorso ideato da Google per invogliare i programmatori di talento a dedicarsi allo sviluppo di applicazioni per Android, sono stati recentemente annunciati da BigG.
Il concorso, partito agli inizi del maggio scorso, prevedeva cospicui premi in denaro per i primi tre classificati, più numerosi bonus per chi, oltre a vincere nella propria categoria, riusciva a dominare anche la classifica generale. L’applicazione posizionatasi in testa a quest’ultima, SweetDreams, è una utility che permette di evitare di ricevere fastidiose telefonate notturne, aggiungendo una funzionalità che consente anche di consumare meno batteria.
Alle spalle di SweetDreams (il cui sviluppatore è tornato a casa con ben 250.000 dollari), si sono posizionate What The Doodle!? (un gioco multiplayer online) e WaveSecure (un’applicazione per la tutela della propria sicurezza). Nonostante Google confermi che questa seconda edizione del contest sia stata un vero successo, con circa 26.000 utenti Android che hanno contribuito alla valutazione delle applicazioni, e con numerosissimi nuovi sviluppatori che si sono lasciati coinvolgere dall’iniziativa, sembra che qualcosa non vada per il verso giusto.
Più della metà degli sviluppatori di Android, infatti, non è per nulla contento nè della propria situazione economica, nè dell’andamento del mercato delle applicazioni del sistema operativo mobile di Google.
Il problema rilevato da molti è che le applicazioni, poco dopo essere state pubblicate, non sono facili da trovare, perchè sommerse da molte altre. Questa situazione, poco piacevole per BigG, sta costringendo molti sviluppatori (come d’altronde anche molte software house) a concentrare i propri sforzi verso altre piattaforme mobili, trascurando notevolmente Android.
Riuscirà, nonostante qualche piccolo intoppo, la scalata di Android alla conquista del mercato dei sistemi operativi mobile? Non ci resta che aspettare.